Tutti al mare in Germania: Rugen, la perla del Baltico!

Quando si pensa alla Germania, e soprattutto alla Repubblica Democratica Tedesca, si affacciano alla mente immagini di un cielo cupo, di città grigie e tristi.

Niente di più sbagliato!

Il tratto di costa che va da Lubecca, storica cittadina dichiarata Patrimonio dell’Umanità e tutelata dall’Unesco, fino al confine con la Polonia è punteggiato da soleggiati villaggi, piccoli porti con le caratteristiche bancarelle di pesce e graziose cittadine.

Tra le delizie della costa, spicca l’isola di Rugen che, con i suoi vividi colori, le sue bianche scogliere e le lunghe spiagge, sfaterà qualunque pregiudizio sul rapporto tra la Germania e il mare.

L’isola, facilmente raggiungibile da Berlino e da Amburgo, è collegata a Stralsund (città anseatica, il cui centro storico è stato dichiarato Patrimonio dell’Umanità unitamente a quello della vicina Wismar) da un lungo ponte ed è da sempre meta di raffinati viaggiatori.

Caspar_David_Friedrich's_Chalk_Cliffs_on_RügenTra i suoi illustri visitatori e appassionati vanta lo scrittore Thomas Mann, il fisico Albert Einstein, il cancelliere tedesco Otto von Bismarck e il pittore Caspar David Friedrich che ha immortalato le bianche scogliere di Stubbenkammer.

A partire dalla 2 guerra mondiale l’isola è rimasta nascosta al mondo; qui, il regime nazista iniziò la costruzione di un vero e proprio resort per le vacanze dei suoi funzionari (oggi in parte riconvertito in ostello) e a partire dal 1945, le ville e gli hotel  furono utilizzate quali rifugio per i profughi e gli sfollati per poi essere requisite e nazionalizzate; per tutto il periodo successivo fino alla caduta del muro di Berlino e alla riunificazione della Germania, l’isola è stata appannaggio esclusivo dei burocrati e dei dirigenti della DDR.

Oggi, Rugen è tornata a nuova vita e durante l’estate pullula di turisti attratti dalle magnifiche cittadine stile fin de siecle affacciate sul mare ma anche dai suoi impareggiabili panorami e dai mille negozi di ambra.

Trascorrere un week-end su quest’isola è come immergersi nella Belle Epoque!

Innanzitutto, ci si può dirigere a Binz, la più importante località balneare dell’isola, affacciata su una lunga spiaggia disseminata di “strandkorb” (vere e proprie poltrone da spiaggia in vimini con cupolino per ripararsi dal sole e dal vento) e lambita dal mare, così limpido e cristallino che è difficile resistere alla tentazione di farci un tuffo.

Una passeggiata in questa elegante cittadina è come un ritorno al passato: qui tutto è curato nei minimi particolari, dalle ville bianche con i tipici bovini e gli elaborati frontoni fino ai segnali stradali scritti in eleganti caratteri gotici.

Lungo la via principale, si susseguono eleganti ristoranti, piccoli caffè, caratteristici negozi della preziosa ambra del baltico e da maggio a settembre sul lungomare si trovano originali bancarelle di artigianato.

Da Binz, a bordo del ” Rasender Roland “, locomotiva d’epoca a vapore, ci si può spostare nella vicina località balneare di Sellin, con il suo impareggiabile lido oppure nella cittadina di Sassnitz, vivace porto peschereccio nelle cui acque è ormeggiato un sottomarino ora trasformato in museo.

Una volta sull’isola non si può non andare al Parco Nazionale Jasmund, un promontorio ricoperto da una foresta di faggi e, in particolare, al “Konigsthul”  punto panoramico da cui è possibile ammirare le famose scogliere di gesso alte fino a 118 mt e anche scendere fino al mare attraverso uno stretto passaggio.

Gli amanti del mare potranno poi fare una passeggiata a Cap Arkona con il suo suggestivo faro oppure dedicarsi al wind surf o al kite surf.

L’articolo è stato pubblicato a cura di Viaggi Senza Limiti sul quotidiano on line www.newsicilia.it

 

La foto di copertina è di Thoma Wolf, www.foto-tw.de